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Sotterriamo

Molti gerbilli nascondono la ciotola sotto la lettiera. Questa è un’abitudine che deriva dal loro istinto di protegge il cibo dagli altri animali.

Grassi

In una femmina da riproduzione, una dieta troppo ricca di grassi può dare sterilità, poichè i depositi di grasso si posizionano attorno alla zona ovarica limitandone la funzionalità.

Flora batterica

Episodi di diarrea possono verificarsi anche dopo cambiamenti repentini nella dieta a causa del delicato equlibrio nella flora batterica intestinale.

Gravidanza e cuccioli

Durante la gravidanza è bene aumentare la dose di proteina per la femmina, così da darle il nutrimento necessario per produrre latte. Questo sarà infatti l'unico cibo dei cuccioli fino a circa il 20° giorno di vita, quando inizieranno a provare i primi cibi solidi.

Alimentazione

L’alimentazione base dei gerbilli è un aspetto che merita particolare attenzione. Una scarsa conoscenza dell’argomento è infatti causa di problemi come sovralimentazione, intossicazione, obesità e diarrea. In media ogni elemento mangia 12 grammi di cibo al giorno.
Il gerbillo è un animale onnivoro e ci sono molte strade per trovare il cibo più adeguato: pellets, mix di semi, verdure, insetti; l’aspetto importante è quello di trovare il giusto rapporto di proteine e grassi in relazione al cibo prescelto e all’età degli esemplari.

Gerbillo
Proteine
Grassi
Non da riproduzione
12%
7%
Età > 2 anni
10%
4%
Da riproduzione
16%
8%

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Adolfina allatta

Il menù

Il fieno va dato in abbondanza. Esso favorisce la digestione, contrasta i processi di fermentazione intestinale, combatte i fenomeni diarroici e di stipsi (spesso fatali). Un’altra sua importante funzione è quella di consumare i denti del roditore, che sono a crescita continua. Infine c’è da sottolineare che il gerbillo utilizzerà parte del fieno anche come imbottitura per il suo nido.

I mix di semi sono un’altra importante fonte di nutrimento. Ve ne sono molti in commercio per i roditori, pochi specifici per gerbilli. Un buon prodotto deve avere una vasta gamma di semi (grano, orzo, mais, avena…) e del pellet di erbe. Particolare attenzione va però data ai semi di tipo oleoso, come quelli di girasole, che sono ricchi di grassi e sono particolarmente amati da questi animali: se presenti nel mix, vanno tolti con cura e dati come cibo occasionale.

Di Valentina Frutta e verdura fanno parte della dieta, ma vanno date con parsimonia. La quantità deve essere ridotta e, in caso di parti non mangiate dopo il pasto, vanno tolte per evitare che marciscano. Un eccesso può causare problemi quali la diarrea, per via dell’apporto di liquidi troppo elevato, o intossicazioni (alcuni semi dei frutti possono essere tossici). Ecco un piccolo elenco di ciò che può essere tranquillamente somministrato:

I gerbilli sono anche ghiotti di insetti, un'ottima fonte di proteine. Gli insetti più semplici da trovare sono larve (camole della farina o del miele) e grilli. Non sono un alimento obbligatorio, ma di sicuro risultano graditi.

Altri alimenti da dare con moderazione, oltre ai già citati semi di girasole, possono essere formaggio, pane secco, cereali, riso soffiato, pop corn (non salato), uovo sodo, noccioline (molto grasse), crocchette per cani/gatti. Il gerbillo ricorre anche alla coprofagia: questo accade perchè l'animale può così riassorbire alcune vitamine, in particolare B e K, che vengono sintetizzate nell'ultima parte dell'intestino e che, altrimenti, verrebbero perse con le feci.