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Attenzione!

Questa pagina vuole essere soltanto un punto di riferimento iniziale per capire se il proprio animale è ammalato o in difficoltà. Non rimpiazza in nessun caso il parere di un veterinario il quale, alle prime avvisaglie di un problema, è necessariamente da ricercare.

Salute

Il gerbillo è un animale con una salute ferrea, essendo molto resistente a malattie ed infezioni. Può comunque essere vittima di alcuni fastidi. La prima cosa da prendere in considerazione è la prevenzione: un posto sicuro dove farli vivere, acqua e cibo di buona qualità non devono mai mancare. Alcuni sintomi che possono rappresentare un avvertimento sono un aumento dei periodi di sonno, perdita di peso, maggior aggressività, perdita dell'appetito, cattiva postura, pelliccia sporca, respiro affannoso o troppo veloce, murmuri respiratori.

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Di YlaraiaTT

Batteri

Le infezioni batteriche sono evenienze rare ma non impossibili.
Salmonellosi: Salmonella typhimurium e Salmonella enteritidis rappresentano gli agenti patogeni più frequenti. Il contagio avviene con l’ingestione di alimenti contaminati. L’infezione si manifesta in tre modi:
- forma acuta con setticemia ed esito letale;
- infezione caratterizzata da feci molli, ispidezza del pelo, anoressia;
- infezione cronica latente.
Morbo di Tyzzer: è una patologia causata dal Bacillus piliformis, un clostridio che penetra nell'organismo attraverso il contatto tra feci infette e bocca, o dalla presenza delle sue spore nella lettiera. All'interno dell'ospite, il batterio attacca prima l'intestino, per poi risalire verso il fegato e infine attaccare il resto dell'organismo, compreso il cuore. I sintomi sono pelo arruffato, apatia, depressione, diarrea molto liquida, residui di feci nella zona perineale e perdita dell'appetito. Risulta mortale quando colpisce i neonati o esemplari stressati.
Leptospirosi: causata dalla Leptospira icterohaemorrhagiae, colpisce sopratutto esemplari malati mediante contatto con roditori selvatici o assunzione di acqua e cibo contaminati da tali animali. La gravità è variabile e può manifestarsi con anoressia, opacità del pelo e blocco dell’attività motoria finanche la morte.

Di YlaraiaTT

Miceti, lieviti e parassiti

Micosi, pulci e acari possono infestare i gerbilli. Perdita di pelo a chiazze, pelle arrossata, prurito, puntini bianchi sul manto (le uova dei parassiti) sono gli indizi più chiari. Il veterinario va subito contattato e, dopo aver maneggiato l'animale, bisogna lavarsi immediatamente.
Microsporosi: rappresenta la più comune forma di micosi del gerbillo. L’infezione si diffonde in gruppi di esemplari restando latente, esplodendo in caso di diminuzione delle difese immunitarie. Causa raramente sintomi clinici ma eventualmente si manifesta con alopecia, eritemi, croste e cute secca nella regione perioculare, delle orecchie e del naso.
Cestodi: rappresentano alcuni tra i parassiti più infestanti nel gerbillo, in particolare gli Hymenolepis fraterna e H. diminuta. I primi possono essere trasmessi tramite feci infette, mentre i secondi necessitano di un invertebrato (acari, pulci) che fungano da ospite intermedio. Le infestazioni più gravi si manifestano con ritardi nella crescita e disidratazione. Le feci diventano molli e si formano grumi sul pelo attorno all’ano. L’Hymenolepis fraterna è un parassita anche dell’uomo e la profilassi consiste nell’eliminare gli invertebrati che possono risiedere sull’animale e nel cibo.
Nematodi: rappresentano un’altra minaccia. Si può infatti verificare un infestazione da parte della Dentostomella translucida, della Syphacia obvelata e dalla Syphacia muris. L’infezione si trasmette tramite l’ingestione diretta di larve; di acqua o di cibo contenenti larve; tramite l’ingresso di larve dalla zona perianale nel colon. Calo di peso e ritardi nella crescita formano la sintomatologia tipica.
Ectoparassiti: possono causare demodicosi. L’infestazione avviene tramite contatto con animali ammalati. Il pelo risulterà ispido e secco, con alopecia e desquamazione, mentre la pelle mostrerà ulcere simili a morsi.

zooplus.it

Di Gerbyann

Cute

Dermatiti e ulcerazioni del muso sono problemi comuni causati da alloggi inadatti e dalla tendenza del roditore a scavare. L’umidificazione della cute e le conseguenti infezioni da streptococchi causano dermatite umida.
Dermatite staffilococchica: è una rara malattia che si diffonde in modo endemico nelle colonie ed è causata dallo Staphilococcus aureus. Le lesioni iniziali sono localizzate sulle narici per poi propagarsi su arti e addome.
In caso di ferite da morso si consiglia di disinfettare la zona colpita e chiamare il veterinario. Le ferite possono essere causate da lotte interne alla colonia ma anche da ciò che si trova nei terrari. Spesso infatti, mordendo sbarre, divisori e quant'altro, la ripetuta frizione del muso contro oggetti duri può aprire fastidiose lacerazioni.
Coda danneggiata o mancante: ci sono varie cause (tra cui il tentativo di prendere l'animale per la coda) e, nel caso succeda, non ci sono rimedi. La parte staccata è infatti formata dalla pelle che lascerà così scoperta la parte muscolosa e ossea della coda. Quando questa sezione si asciugherà, cadrà da sola. In caso di infezione chiamare il veterinario.
Cisti e tumori: possono comparire nei soggetti non più giovani. Compaiono ovunque, ma spesso affliggono la ghiandola addominale. Un gonfiore ne segnala la presenza. La soluzione è chirurgica.

Di Gerbyann

Organi di senso e sistema nervoso

Congiuntivite: può essere causati da diversi agenti tra cui traumi, copri estranei e infezioni batteriche.
Otite media: è causata da infezioni da Bordetella bronchiseptica. I sintomi sono l’incapacità di mantenere l’equilibrio e il grattarsi insistentemente le orecchie.
Crisi epilettiche: stress, paura o sorpresa possono provocare convulsioni. In tal caso bisogna rimettere immediatamente l'animale nella sua tana e lasciarlo tranquillo.

Di Annare

Apparato digerente

Anomalie dentarie e difetti occlusali: sono problemi difficilmente individuabili nelle loro prime fasi. Se vittima di questi problemi, il gerbillo diviene eccessivamente tranquillo e dimagrisce, inoltre può comparire una eccessiva salivazione e la sua alimentazione avviene in maniera non adeguata, con esitazione e rifiuto.
Coda bagnata: colpisce i cuccioli tra il 10° giorno di vita e la fine dello svezzamento. È causata da fattori stressanti uniti a ceppi patogeni di Escherichia coli e causa diarrea che può portare al decesso.
Lipodistrofia intestinale: è causata dalla carenza di inositolo ed è associata ad un eccesso di grassi saturi dovuto ad una dieta scorretta. Colpisce le femmine: il soggetto affetto dalla patologia dimagrisce, presenta perdita del tono muscolare e dermatite grave.
Obesità: è una patologia che si presenta soprattutto nei maschi. Una dieta corretta e del moto aiuta a prevenirla.
Diarrea: oltre che batterica, può essere causata da troppi vegetali freschi nella loro dieta e, in tal caso, la quantità va ridotta drasticamente.

Apparato respiratorio

Raffreddori, riniti, broncopolmoniti: rappresentano le più comuni patologie del gerbillo e sono spesso causate e da agenti eziologici sconosciuti.
Allergie: lettiere polverose, a base di pino o di cedro sono spesso causa di problemi respiratori. Il naso arrossato, che cola, rantoli, starnuti, sono segnali importanti e si consiglia una visita veterinaria.

Apparato cardiocircolatorio

Iperlipemia: un apporto elevato di lipidi nel sangue può portare a questa patologia e la causa scatenante è rappresentata da un eccesso costante di semi oleosi.

Di Veronik

Apparato urogenitale

Patologia alle vie urinarie: il gerbillo produce una quantità limitata di urina ed un eccesso di liquidi può farlo andare incontro a poliuria, causando sovraccarico della vescica e dolore durante la minzione.
Piometra: detta anche endometrite purulenta, indica una presenza di pus nell’utero, risultato di una grave infezione dello stesso che si verifica in femmine fertili solitamente non giovanissime. Può accadere che, in assenza di gravidanza, un'eccessiva produzione ormonale (progesterone) da parte del corpo luteo ciclico induca l’utero a mettere in atto tutte quelle modificazioni tipiche della gestazione pur senza la presenza del feto; tra queste un utero meno tonico ed una notevole produzione di muco (latte uterino) creano un ambiente ideale per la proliferazione batterica e la conseguente infezione. Uno dei campanelli d'allarme è un aumento della sete accompagnato da poliuria. Col passare del tempo la componente batterica attaccherà tutto l'organismo causando una setticemia fatale. Vi sono due tipologie di malattia:
- p. chiusa se il collo uterino è chiuso non permettendo alcun deflusso del pus dalla vagina, con conseguente evidente gonfiore addominale;
- p. aperta se il collo uterino è aperto con una conseguenta fuoriuscita di liquido purulento. L'animale si leccherà frequentemente la zona e si noterà un gonfiore vulvare.
Pseudogravidanza e altro: può verificarsi dopo una monta, dura in media 16 giorni.
La gerbilla può attraversare anche periodi di sterilità, mentre la vita in ambienti scuri e con rifugi bui possono favorire la fertilità. La gravidanza può prolungarsi e il tasso di fertilità ridursi in caso di parti con molti cuccioli e di un immediato accoppiamento (vedi sezione "Riproduzione").
A partire dal 6° mese di vita possono verificarsi cisti follicolari che possono influire sulla fertilità.

Altro

Cadute: spesso non creano problemi ai gerbilli, ma se l'altezza è considerevole possono rimanere shockati. In questo caso si consiglia di rimettere l'animale nella gabbia, tenerlo sotto osservazione e chiamare il veterinario per assicurarsi che le ossa siano intatte;
Colpi di calore: possono essere fatali. I sintomi sono tremore e letargia. In tal caso si consiglia di portare il gerbillo in un luogo tranquillo e ben ventilato e chiamare il veterinario.